martedì 12 maggio 2015

Cronaca di un volo incredibile: 18.000 ft senza motore

Giovedì, dopo aver fatto come di consueto lo "Schedule" per i voli del fine settimana, vengo assegnato a Denis, pilota tedesco istruttore di Tornado con una passione sviscerata per i gliders. Purtroppo con l'aliante non è facile, devi organizzare Tow Plane, piloti e la logistica che ti serve. Il fatidico giorno arriva, il ceiling è alto e la giornata calda, l'intenzione appare subito chiara: salire e stare tanto tempo in aria e vedere dove poter arrivare. 



Stacchiamo a meno di  1000 ft AGL, ovvero a 5100 ft AMSL. La solita termica sopra il campo da Golf è più debole di quello che ci aspettassimo, ma abbiamo la pista di casa lì, dietro di noi. Denis mi fa vedere come si lavora piede su piede, ed anche se il nostro Grob sta portando 200 kg di piloti più bottiglie di acqua al seguito,  non sembra quasi risentire di nessun peso, ma solo dell'aerodinamica pura. Una volta che riusciamo a staccarci faticosamente di altri 1000 ft sembra che il peggio sia quasi passato e vediamo le pareti delle nostre montagne che si fanno sempre meno alte. Quando arriviamo a 9000 ft, il mio amico punta il canyon di fronte lasciandomi leggermente perplesso, poi mi dice "I love my life and my Family" e mi fa capire che quello è il solito punto dove si sviluppano le correnti e che dietro c'è la via di fuga necessaria, anche se le montagne davanti e ai lati sono più alte di noi. E così è stato, saliamo oltre la Lincoln Forest e vedo la pianura dell'altopiano di Roswell dall'altra parte del New Mexico. Da quel momento saliamo piede su piede, cominciamo ad azionare la nostra bombola d'ossigeno e dal caldo infernale dell'aeroporto e delle basse quote, comincia a fare sempre più freddo. Denis comincia a sfruttare le correnti sotto i cumuli ad un ceiling di 18.000 ft che, unitamente al confine  dello spazio aereo superiore, sono stati il nostro unico limite. Ogni tanto bisognava addirittura aprire le prese d'aria in quanto l'umidità prodotta in cabina quasi ghiacciava sulle pareti del plexiglass.


A quel punto decidiamo di puntare Sierra Blanca, una delle vette più alte dello Stato, a Ruidoso, una cima di 3700 m. Ci mettiamo alla velocità di planata alzando il muso alla climb speed ogni volta che incrociavamo una corrente ascendente, sembrava infatti quasi impossibile perdere quota ed ogni volta che trovavamo una buona termica ne approfittavamo per fare altri 1000 ft in salita. Il passaggio sulla montagna è stata davvero mozzafiato, spesso qui fanno un basso passaggio sul Sierra Blanca Peak per poi riguadagnare quota verso il campo, ma verso il campo si fa per dire, perchè il nostro Flight Recorder ha segnato più di 180 km percorsi.

Tutti i dettagli del volo registrati li trovate a questo link:
http://www.onlinecontest.org/olc-2.0/gliding/flightinfo.html?flightId=384656830 

Dopo aver sorvolato la riserva indiana del Mescalero Apache, Denis mi racconta la sua esperienza di volo in aliante da Alamogordo ad Albuquerque, out and back, per intenderci andare e tornare in un posto che dista a più di 200 km a tratta. Una volta, aveva incontrato un muro di mal tempo al ritorno ed è dovuto atterrare in una piccola pista ad 80 miglia dalla base ed è praticamente venuta a prenderlo con la macchina la moglie, a dir poco arrabbiata.

Dopo quasi tre ore di volo, che si fanno sentire, cominciamo il ritorno verso casa. E' una discesa trionfale a velocità sostenuta dove ci godiamo il risultato concquistato. L'Atterraggio è un po' sportivo, dopo un basso passaggio è stata mantenuta una velocità molto alta, portando i diruttori alla massima estensione ed atterrando direttamente nella RWY 21 Dirt, che ci porta direttamente nell'hangar del Club. Ancora una volta un gran bel momento di condivisione e passione! :)

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