martedì 22 luglio 2014

VFR Meeting Lecce 2014

Mi sarebbe piaciuto scriverlo a caldo questo post, magari la sera stessa dell'evento, ma lo spirito stesso del VFR Meeting mi ha imposto di pensare già alla prossima tappa che ci sarebbe stata il giorno dopo, ovvero la Grecia, e perciò mi ritrovo a scrivere ora, dopo due settimane intense in giro per i cieli. Innanzitutto, come ben sapete, si è svolto al Fondone, a Lecce, un gran bella aviosuperficie fatta di persone davvero competenti, professionali e appassionate. Io personalmente lo considero un punto d'incontro tra l'aviazione militare e l'aviazione generale, soprattutto per l'alto numero di militari ed ex militari che partecipano alle attività di quel campo. Ad ogni modo, torniamo al VFR Meeting che, come ogni meeting che si rispetti, inizia molto prima dell'evento stesso, ovvero dal momento della pianificazione. La pianificazione non solo rientra nello spirito di questi eventi, ma è ciò che contraddistingue un vero aviatore da uno che 'sta semplicemente in aria' e, a mio parere, è una delle fasi più eccitanti, soprattutto per chi viene da lontano. La mia attuale ubicazione in Sicilia mi costringe sicuramente ad assere un "aviatore", soprattutto ogni volta che devo salire verso il continente per un raduno, e non a caso il nostro folto gruppo che si è venuto a costituire dalla Trinacria (Formazione Etna di 6 velivoli, con altre aggiunte dopo lo scalo a Cosenza) probabilmente è stato l'unico che ha fatto effettivamente rotta Nord, dato che la peculiaretà del VFR Meeting quest'anno era proprio la rotta Sud che dovevano fare la maggior parte dei partecipanti. La nostra formazione era fatta di aerei 'avanzati', quindi abbiamo attraversato i vari CTR senza particolari problemi con un Leader che teneva le comunicazioni e squawkava per tutti. Partiamo subito a dire una cosa per i romantici del volo che sono portati a pensare a quanto sia bello volare in gruppo: è una cosa molto più faticosa di quello che si pensi, soprattutto se la formazione è più di due velivoli. Lo scalo a Cosenza (Bisignano) è avvenuto senza particolari problemi, c'è una pista in erba lunga circa 1000 m davvero spettacolare e siamo atterrati senza intoppi riportando prima la verticale del campo e poi in successione il sottovento, in pratica ognuno entrava in base quando aveva l'altro ad almeno 45 gradi (se non si ha fretta si può aspettare anche il traverso) e la pista libera in finale equivaleva ad un'autorizzazione all'atterraggio. Capite bene quanto siano importanti le chiamate radio in questi casi, più si è procedurali e più sono fondamentali. Tutto questo per dire che in formazione, o in gruppo, bisogna necessariamente elevare tutti gli standard procedurali. 



Detto questo, considerando che nella zona di Sibari si ha generalmente vento in coda salendo per la costa ionica, almeno in quel periodo, sono state due tratte da meno di un'ora e mezza ognuna, ciò non toglie la stanchezza a mantenere distanze e posizioni lungo tutto il volo, sicuramente a discapito dei panorami e di altre distrazioni. Non è un aspetto da sottovalutare questo, soprattutto quando i singoli elementi non riescono a mantenere posizioni fisse (semplicemente perchè di volta in volta si adattano a quella a loro più favorevole) e questo per chi è il penultimo della formazione come me genera non solo molte scie di turbolenza che puntualmente mi beccavo, ma spostamenti ovviamente amplificati.


 Un'altra cosa importante sono i cambi di frequenza, che deve necessariamente gestire un buon leader, soprattutto quando in questi aeroplani più piccoli hai una sola radio ( per di più con  un ente ATS in frequenza non puoi nemmeno cazzeggiare durante il viaggio come faresti su una 130.00). Abbiamo dovuto fare una rotta che da Nord riscendesse a Sud verso il Salento per evitare le varie zone regolamentate di Taranto. Al nostro arrivo ci accorgiamo subito della grosse mole di traffico verso il Fondone e dell'alta organizzazione che ci è stata per gestire la stessa, senza il minimo intoppo. Avvistato il campo la formazione Etna ha fatto dei bassi passaggi sulla pista dopo essere stati autorizzati per radio per poi aprire in sottovento stile "stretto" con i soliti atterraggi in successione. Una volta liberata la pista ci passano su una frequenza Ground e lì ci accorgiamo non solo dell'enorme spazio messo a disposizione ad Est della pista, credo addirittura che sia stato istituito ad hoc, ma del continuo flusso verso i parcheggi seguendo la perfetta macchina procedurale fino allo spegnimento motore ed all'immediato rifornimento (anche questo gestito molto bene). Una volta al Fondone ci riuniamo con il resto del gruppo, ovvero quei pazzi che il giorno prima sono partiti da Catania (dal nostro campo) all'alba e sono arrivati con deltaplani ed autogiri prima del tramonto. Torniamo quindi  al punto iniziale di questo post: spirito di Aviatore. 


Ovviamente non ci resta che goderci Lecce con un bel pranzo nel centro barocco, anche qui disponibilità piena ad aiutarci ad arrivare in centro, anche se tutto questo rientra nel Flight Planning di un buon Aviatore. Un dato sicuramente a favore di questo VFR meeting è stato il fatto di aver concentrato il programma nella sera, il che ha permesso alle persone di godersi mezza giornata in Salento ed ha evitato i tempi morti che si vedono in molti di questi eventi. 


Dopo aver fatto una sorta di Check In con un po' i regali e gadgets, il buono della cena serale ed una bella bottiglia di vino, mi godo Lecce, prendo possesso del B&B e torno al Fondone verso le 18:00 per vedermi un po' di esibizione aeree. Molto interessante il display del Freccia (anche in versione RG), dell'RV7 e del Tucano Replica. Sicuramente una delle cose più  folli  è stata una sorta di Sexy Car's Wash versione "aerea", con tanto di brasiliane munite di tute anti-g (e poca roba sotto) che scendevano a suon di musica dal mezzo anticendio munito di idrante per lavare l'aereo del fortunato estratto, ed il destino ha voluto che fosse addirittura un bimotore!!




Il clou della festa è stata praticamente la sera, il mangiare è stato ottimo ed abbondante, ci sono state delle esibizioni di zumba e ad un certo punto ricordo solo che sono partiti dei trenini con le brasiliane!!! Ad ogni modo, lo spirito goliardico di queste feste, lo stare insieme e condividere tutto ciò che fa parte del volo e non, è un qualcosa senza prezzo. Durante la sera ho conosciuto dei piloti greci che mi hanno dato delle dritte pazzesche per volare in Grecia, nonchè svariati contatti. Detto, fatto! Domenica mattina telefono a Fiumicino per piano di volo a Corfù con PPR a seguito. Ma quella è un'altra storia, una storia che ha avuto inizio qui a Lecce, al VFR Meeting 2014 organizzato al Fondone.







    “A mile of highway will take you just one mile, but a mile of runway will take you anywhere!”


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