Come pilota di aerei ti potrebbe essere richiesto di eseguire decolli e atterraggi da uno dei tanti specchi d’acqua che spesso sorvoliamo, come laghi e fiumi, con un idrovolante.
I corsi d'acqua possono così diventare piste e non c'è momento migliore per saperne di più sul mondo degli idrovolanti e magari prepararsi per una transizione su questi mezzi per conoscerli meglio. Questo non è un vero programma di addestramento ma consente ai piloti nati su "terra" di fare il grande passo per "bagnarsi i piedi" nel mondo dell'acqua.
L' istruttore nel video è Rob Reider, pilota esperto e vero appassionato di aviazione. Rob fa da annunciatore per vari spettacoli aerei ed è ospite anche in molti altri programmi e video dedicati, soprattutto nel mondo dei piloti privati.
E’ davvero interessante vedere istruttori noti che dimostreranno le manovre descritte mentre volano sull’idroscalo di Jack Brown a Winter Haven, in Florida, tanto per dare un assaggio di quanta avventura gli idrovolanti possano offrire.
Questo video non sostituisce in alcun modo una scuola competente o le procedure ufficiali dei propri istruttori, i quali spiegheranno nelle sedi opportune le procedure e le operazioni specifiche per il tuo aereo. Bisogna quindi seguire sempre la guida del proprio istruttore e della casa costruttrice. Questo corso è progettato principalmente come primo step per i piloti "convenzionali" che vorrebbero imparare a pilotare un idro.
Tale corso può anche essere parte integrante di qualsiasi programma di addestramento su idrovolante per studenti senza esperienza pregressa o normali piloti di terra che svolgono un corso completo di addestramento al volo per pilota privato (ved. Aeroclub di Como).
Imparare a pilotare un idrovolante è molto divertente, ma è anche una cosa da non dare per scontata. Bisogna affrontare questa formazione con molta professionalità ad ogni volo e con un atteggiamento deliberato e professionale.
Per un pilota con un'abilitazione “land” per velivolo monomotore sul proprio brevetto, dovrà conseguire e aggiungere un'abilitazione (Class Rating) sul proprio brevetto di pilota. L’autorità aeronautica richiede che il pilota sia addestrato e dimostri quindi competenza in questa nuova skill.
Il pilota deve superare un test pratico come tutti i class rating, ma l'esaminatore potrebbe non richiedere di valutare elementi basici sul volo precedentemente dimostrati se si considera che un pilota privato dovrebbe essere già esperto sui concetti del volo.
L'ovvia differenza tra aeroplani terrestri e idrovolanti è il carrello di atterraggio. Gli idrovolanti possono avere galleggianti separati o uno scafo a forma di barca. Questi possono essere limitati alle sole operazioni in acqua o possono essere anfibi, cioè progettati per consentire l'atterraggio sia sull'acqua che su una pista su terra.
Si prenderà in esame un singolo galleggiante progettato esclusivamente per l'uso dell'acqua. Si discuterà del punto di contatto con l'acqua poiché questo tipo di idrovolante è più comune e la maggior parte delle procedure si applica ad entrambi i tipi.
I galleggianti devono deve essere costruiti con materiali robusti e devono essere abbastanza forti da sopportare lo stress delle corse in acqua, il decollo e le forze di atterraggio, ma allo stesso tempo deve essere abbastanza leggero. Lo scafo deve essere modellato per fungere da barca in acqua ma con un buon compromesso tra efficienza idrodinamica ed aerodinamica.
Il galleggiante deve avere almeno quattro compartimenti stagni. Questi scomparti devono impedire che il galleggiante affondi e che l'aereo si capovolga se l'integrità di due compartimenti viene compromessa.
La maggior parte dei moderni produttori di galleggianti ha progettato i propri galleggianti con più di quattro compartimenti. Ogni compartimento deve permettere l'inserimento di una pompa di sentina attraverso un'apertura che con un tubo va al punto più basso. Ciò consente di rimuovere l'acqua che è penetrata nel compartimento.
La prua ha un paraurti in gomma all'esterno per fornire protezione durante l'attracco, la striscia centrale scorre sotto il centro del galleggiante ed è nota a anche come la CHIGLIA del galleggiante.
Lo STEP nella linea della chiglia, all'incirca a metà del galleggiante appena dietro il CG, è progettato per creare turbolenze in modo che il galleggiante non aderisca sullo strato d'acqua.
Questo sorta di gradino diminuisce questa adesione con l’acqua e consente all'aereo di ruotare sufficientemente quando viene raggiunta la velocità di decollo. Senza questo "gradino" il galleggiante probabilmente non si staccherebbe dall'acqua.
Dietro lo STEP c’è una piccola struttura simile a una pinna conosciuta come "SKEG", il quale fornisce stabilità direzionale con la velocità e serve a dare una certa rigidità alla parte posteriore e alla poppa.
Le CHINE sono pinne ai lati che aiutano a ridurre lo spruzzo d'acqua che raggiungerebbe l'elica provocando danni e corrosione.
Le SISTER KEELSONS sono strisce che forniscono ulteriore forza e convogliano l'acqua verso il gradino riducendo il tempo necessario per sollevare il galleggiante, e quindi e la distanza necessari per il decollo.
A poppa si troverà il timone retrattile, questo dispositivo è abbassato sull'acqua ed è controllato tramite gli stessi pedali del timone di direzione, in quanto le barre di sollevamento del timone si trovano tra i due galleggianti e aiutano a mantenere l'allineamento dei galleggianti.
Le "SPREAD BARS" vengono utilizzate oltre ai fili di rinforzo per tendere i galleggianti e mettere a punto la loro regolazione. Alcuni aeroplani sono progettati fin dall'inizio per essere idrovolanti. Altri sono progetti inizialmente su terra e poi vengono convertiti su richiesta.
Alcune conversioni possono richiedere solo l'aggiunta di galleggianti e vari controlli associati, ma molte altre richiedono altre modifiche. Queste modifiche possono includere il rafforzamento della fusoliera, l'aggiunta di misure ulteriori per la protezione dalla corrosione e particolari controlli ai fori di drenaggio. A volte può essere richiesta l'installazione di una pinna ausiliaria o di un sub Timone sotto la coda per ripristinare la stabilità direzionale persa proprio a causa dei galleggianti, a volte introducendo una ulteriore superficie verticale a prua.
L'aereo può anche essere dotato di anelli di sollevamento per il sollevamento stesso dell'aeromobile in modo che i galleggianti possano essere installati o rimossi con una certa facilità.
La configurazione idro comporta alcune penalità alle prestazioni dell'aeromobile, come il peso aggiunto e la resistenza dei galleggianti che faranno ridurre il carico utile e la velocità di crociera dell'aereo stesso, nonché le prestazioni dl decollo e di salita ne risentiranno. Si può prevedere anche un aumento della corrosione rispetto al suo tipico equivalente terrestre.
Queste penalità possono essere un piccolo prezzo da pagare rispetto a un enorme guadagno di divertimento e di libertà.
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