giovedì 10 novembre 2016

In volo con il Tecnam P2006 per la prima volta

Quando volavo all'Aeroclub di Capua nel 2000, il progetto del P2006 risuonava in continuazione nei nostri ambienti, insieme a quello del suo rivale dell'OMA SUD proprio in quello stesso polo aeronautico.

Il primo prototipo di P2006T venne proprio realizzato negli stabilimenti della Tecnam a Capua. L'aereo è stato progettato dal solito professor Luigi Pascale, ed ha effettuato il primo volo 13 settembre 2007 (13 Settembre, il mio compleanno). L'agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) nel 2009 ha certificato l'aereo nella categoria EASA CS23 come IFR (Instrument Fight Rules) e pochi anni dopo, nel 2010 ricevette la certificazione anche da parte della Federal Aviation Administration (FAA).

Il P2006T è quindi un velivolo bimotore leggero, quadriposto, ad ala alta, con carrello d'atterraggio retrattile e fusoliera realizzata completamente in alluminio. Monta due motori Rotax 912S3 da 100 hp che gli consentono di raggiungere una velocità massima di 287 km/h. Ha un peso massimo al decollo superiore ai 1200 kg (200 litri di carburante) e stalla intorno ai 90 Kmh.

A distanza di anni il P2006 é divenuto un successo consolidato ed un aereo che ha stupito il mondo dell'AG, soprattutto per quelli che come me erano abituati ai P68, grossi e con carrello fisso. Se avessi tanti soldi non esiterei a comprarne uno, ma per il momento devo accontentarmi di perseguire una semplice abilitazione MEP (Multi Engine Pistons).


Il Cockpit dell'aereo sulla quale ho volato

Volando il P2006 ho potuto apprezzarne la versatilitá anche in piste come quelle delle aviosuperificii. Se é vero che con 4 persone a bordo, più eventuali carichi, é quasi impossibile salire monomore a 80 nodi con temperature estive, devo dire che non pensavo che due motori Rotax (in condizioni normali di impiego, non estreme  ovviamente), potessero spingere così tanto. In effetti, una volta retratto il carrello ed i flaps, livellato il muso in crociera, l'aereo fila alla grande (sicuramente piú di un PA28 con tre persone a bordo come quando volavo in America). Eppure non é che ci sia sulla carta questo grande esubero di potenza rispetto ad un PA28. Il P2006 permette alle scuole di volo di aver un velivolo bimotore, con carrello retrattile e passo variabile a costi impensabili 20 anni fa, proprio quando iniziai quasi a volare. Anche il manuale di volo é fatto bene, come tutti i manuali della Tecnam, semplice ed efficace.

Foto del mio primo volo con il P2006T
Giá dai primi atterraggi il velivolo sembra abbastanza facile, bisogna avere cura di aver un assetto abbastanza positivo per fare atterraggi in sicurezza. Al decollo appena si da motore la barra viene spinta in Avanti per effetto aerodinamico sulla coda. Il carrello sale e scende una bellezza e sembra molto robusto, anche a vederlo visivamente sembra che sia stato ben concepito. Oggi si vedono P2006 Glass Cockpit, che sforano i 300.000 euro di costo, ma io posso solo dire che già dal modello di base si respira la cabina di un aereo vero, di quelli che sono già uno step avanti al semplice aereo scuola. La spaziositá che regala l'abitacolo all'interno, anche visivamente guardando la cabina dietro, ti fa quasi sembrare di essere a bordo di un business jet. Anche la comoditá dei sedili stessi e la logistica del pilota non fanno che accentuare questa sensazione.

Si entra dal lato sinistro

Durante le trasvolate, una volta a 130 nodi di crociera tranquilla, questo velivolo non fa percepire nessuna fatica negli spostamenti e regala una sensazione di volo unica in termini di comfort e prestazioni, e non solo, perchè la strumentazione è ricca (dotato anche di autopilota) e l'affidabilità ai massimi livelli. Nondimeno il fatto che abbia due motori rende la attraversate sul mare molto più tranquille, soprattutto quando atterriamo su aeroporti come quello di Lampedusa. 
Non so chi mi leggerà, ma se ci fosse un "P2006's Owner" che  un giorno si voglia vendere il suo velivolo, non esiti a contattarmi :) 

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