Da Sibari in poi mi godo la costa ionica in totale libertà, a volte vedendo gli ombrelloni delle spiagge dall'alto. L'attraversamento del CTR di Gioia è molto agevole di domenica, punto subito dopo verso Mottola a nord dell'area PAPA di Taranto, verso Grottaglie. Dopo in contatto con Apulia mi inserisco nella rotta VFR che passa tra Grottaglie e Brindisi, sorvolando Ceglie Messapica, l'aeroporto storico di San Pacrazio. Le puglie è una zona che conosco bene in quanto ci ho volato molto. Lo spazio aereo di Lecce nel weekend è gestito da Brindisi. Una volta verso sud per Brindisi sono l'unico traffico in area conosciuto, punto le acque smeralde di Porto Cesareo, da sempre riservano sempre lo stesso spettacolo.
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Si riparte lungo la costa ionica |
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A destra tanto mare, ma di Domenica non c'è nessuno in frequenza |
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CTR di Gioia |
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Evitiamo la zona PAPA verso Mottola |
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Ormai siamo in contatto con Apulia, pochi voli a Brindi e tutto il resto del Salento a mia disposizione |
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Da Porto Cesarero, VRP conosciuto da sempre come PAPA, rifaccio rotta verso SUD |
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Sul Salento di Domenica sono l'unico in volo |
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Verso Gallipoli per poi concentrami a cercare il campo entrando verso terra |
Da Porto Cesareo in poi mi sento davvero il padrone dello spazio come si suol dire. E' una sensazioni che io paragono molto a quando giocavo a Flight Simulator da piccolo, perchè nei giochi facevi un po' quell che ti pareva in un certo senso, come se non esistesse ATC, zone regolamentate, procedure, ecc.. Io, in volo con il mio aereo sul Salento, dovevo solo puntare dritto a destinazione godendomi uno dei paesaggi estivi più belli del mio mondo, come farebbe Antoine de Saint-Exupéry con il suo biplano o nei romanzi. Consapevole che dal giorno dopo avrei avuto non solo un CTR molto trafficato ma anche quel po' di stress professionale in volo che ogni tanto ci fa bene.
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Immagine di un successivo volo locale |
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Una foto verso gli amici del Fondone |
Appena atterrato faccio amicizia anche visiva con Antonio, sentito solo per telefono. Il campo ha una pista davvero lunga e livellata, si trova vicino Maglie. L'organizzazione è eccelsa in quanto mi fanno trovare l'auto noleggiata già al campo, hanno praticamente una convezione locale. L'auto è una BMW cabrio serie 3 intorno ai 40 euro al giorno. L'auto non solo mi ha permesso molta autonomia, ma anche qualche pomeriggio al campo volo di Corte dove mi sono concesso qualche volo a 500 ft su Otranto, visto che ero sempre abituato a vederla a quote più alte, scendendo fino a Punta Palascia e Castro.
L'ospitalità è stata buona, il costo del parcheggio giornaliero è stato intorno ai 10/15 euro. Sfortuna ha voluto che ci fossero anche giorni di pioggia, ma fortunatamente avevo sistemato bene il velivolo, andavo a controllarlo ogni due giorni.
Una volta terminata la mia attività di volo in Salento, riparto con il mio aereo dall'aviosuperficie di Corte. Purtroppo il Venerdì mattina è una storia totalmente diversa. Consegno i piani di volo all'ARO di Lecce, per convenienza in quanto ero praticamente lì. Cerco di rispettare l'EOBT e già mi danno una prima attesa prima di andare verso Lecce Città per farmi uscire dal CTR. Anche Brindisi e Grottaglie sono abbastanza congestionate, la massima quota che riescono a darmi sono 1500 ft. Gioia del Colle ha quasi tutte le aree ingaggiate, soprattutto le c.d. aree Calabria (R4XX) che si estendono verso lo Ionio. A volte sono costretto a scendere a 500 ft sotto il controllo di Gioia, a volte devo diminuire la velocità per contrastare la turbolenza a quella quota negli orari di punta.
La situazioni si normalizza dopo Rocca Imperiale, qui posso risalire e riaccelerare verso i miei amici di Sibari. Qui a Sibari ho anche la fortuna di incontrare l'amico Elio R.
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Lecce, dirottati dall'APP in volo rientro per evitare i traffici dei colleghi militari |
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mi accingo al ritorno dopo la mia settimana lavorativa all'aeroporto di Lecce |
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Stavolta si rientra di venerdì mattina, le Aree Calabria sono tutte impegnate |
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Altra sosta tecnica di piacere presso gli amici di Sibari |
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A volte anche in aria la Calabria sembra non finire mai |
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classica immagine di rientro, lo stretto di Messina |
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