lunedì 11 maggio 2020

In volo dalla Sicilia alla Toscana VFR con il Pilatus PC6

La sera prepariamo il nostro volo per riportare il Pilatus in Germania, precisamente l'aeroporto si trova in un lago a confine tra Svizzera e Germania. Volo con Klaus, pilota tedesco che ho conosciuto a Siracusa. Da Siracusa pianifichiamo una tappa a Terni dove faremo rifornimento per poi andare ad Arezzo. Da Arezzo di andrà all'aeroporto di Bolzano dove verranno effettuati i controlli per uscire dall'Italia e fare l'ultima tratta sulle Alpi.


Arriviamo in aeroporto per i controlli a Siracusa che è praticamente ancora notte, il viaggio è lungo e bisogna fare in modo di decollare all'alba. Con noi ci sono altri due passeggeri, come spesso accade nel mondo dei paracadutisti. Il velivolo viene tirato fuori dall'hangar, rifornito al massimo la sera prima, e viene caricato sia di valigie che di equipaggiamento tecnico necessario ai rischieramenti del velivolo.


Io necessito solo di uno zainetto, il velivolo ha i doppi comandi e Klaus da pilota esperto non farà altro che infondere conoscenza ad un pilota meno esperto di PC6 come me. Dal mio canto lui si sente molto sicuro con me per quanto riguarda la navigazione in Italia. 


Cerchiamo subito di impostare una navigazione tra gli 8000 ft ed i 10000 ft, sin dall'attraversamento del CTR di Catania. E' una quota che paradossalmente da meno fastidio alle procedure di avvicinamento. Il Pilatus in crociera va intorno a 120 nodi di crociera, considerando che non c'è pilota automatico, viene avvertito come una velocità molto bassa. Impostiamo il motore intorno i 30 psi, a volte anche meno. 


Sicuramente uno dei ricordi di questa mattinata è il freddo e l'umidità, cosa che in quota si farà sentire ancora di più. Quasi mai avevo impostato l'aria calda a bordo del PC6, ma stavolta l'ho fatto con tutto il cuore come si suol dire. 




Durante il primo tratto in Sicilia puntiamo a FL 100 ad Ovest dell'Etna, dove il Sole sorge dietro il suo cratere regalandoci uno spettacolo unico. Il freddo si fa ancora sentire ed una delle cose più importanti per un pilota in questi casi sono dei buoni guanti per non perdere la sensibilità, anche l'aria calda in cabina sta facendo il proprio lavoro. 


Stavolta lo spettacolo dell'alba è davvero indescrivibile, con il mio lavoro non mi abituerò mai abbastanza a questa meraviglia




Una volta mattina, si apre l'azzurro del Mar Tirreno intorno a noi. Cerchiamo di dividerci i compiti tra condotta e comunicazioni ATC. Ben presto dovremo attraversare il trafficatissimo CTR di Napoli. Lo faremo sorvolando le isole del Golfo. 


Capri ed i suo Faraglioni

Una volta su Napoli puntiamo verso il VOR di Teano passando sotto il controllo del CTR di Grazzanise. Da qui in poi inizierà la nostra tratta su terra verso l'appenino. 

Sorvolo di Napoli

Era da tantissimo tempo che non rivedevo i Campi Flegrei dall'alto.

Da qui in poi i nostri 10000 ft sul QNE diventeranno sempre più relativi, ma nello stesso tempo per i piloti diventa anche la parte del viaggio "un po' diversa". Una volta in Abruzzo le montagne non solo si fanno molto più alte, ma anche gli scenari diventano davvero suggestivi da un punto di vista naturalistico. Sembra di toccare quasi con mano le cime della Maiella.


Il mio Skydemon comincia a suonare  sia per avvisarmi di qualche ostacolo in cima (cominciamo a scendere di quota per l'avvicinamento), sia per suggerirmi cambi di frequenza. L'aeroporto di Terni non è un aeroporto impegnativo, anzi, è un aeroporto bellissimo che mi ricorda il raduno piloti del 2013


Il rifornimento avviene alla colonnina ubicata in un'area apposita in maniera abbastanza automatizzata.


Ridecolliamo con l'intento di salvaguardare compatibilmente il carburante, non c'è nemmeno bisogno di decollare con 46 PSI di torque. Il volo da Terni ad Arezzo è molto più breve, siamo subito sotto il controllo di Perugia e ce lo facciamo a 1000 ft AGL seguendo i punti di riporto standard (VRP).  Sorvoliamo tutto il lago Trasimeno come istruiti dal controllo di Perugia. Anche Arezzo ha una pista in asfalto niente male e sufficientemente lunga. Nell'area aeroportuale sopra ad Arezzo non c'è praticamente nessuno, siamo i soli nello spazio aereo. Devo dire che è davvero un bell'aeroporto e qui troviamo il supporto della Skydive Arezzo. 




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